Perchè preferire le arance biologiche? Tutti i vantaggi per il gusto e la salute
E questi principi riguardano anche la frutta e in particolare le arance, divenute il simbolo della salute a tavola. Un consiglio davvero utile quindi è controllare molto attentamente che le arance che avete acquistato non siano trattate e che provengano da coltivazioni biologiche CERTIFICATE. Ecco alcuni consigli che vi permetteranno di riconoscere subito la frutta biologica.
Se la buccia è priva di imperfezioni, allora le arance sono state trattate. Sono infatti delle sostanze note come fitofarmaci a renderle tali, impedendo agli insetti di penetrare nel frutto e causare danni. Si corrono rischi maggiori in particolare se si tratta di arance provenienti da Paesi non europei, dove purtroppo tali sostanze, molto dannose per il nostro organismo, non sono vietate dalla Legge.
Come se ciò non bastasse, spesso le arance trattate si presentano con una superficie liscia e lucida, risultato di una lavorazione a base di cere e tanti altri agenti chimici, ovviamente potenzialmente pericolosi per la nostra salute.
In questa foto inviataci da un cliente possiamo notare la differenza tra la buccia di una arancia lucidata (acquistata in un supermercato) e quella non lucidata di una arancia gaspanella.
Il motivo per cui vengono impiegati è tentare di limitare le proliferazioni fungine, permettendo ai prodotti di durare più a lungo (dalla raccolta nel frutteto all’arrivo in negozio, infatti, possono trascorrere anche diverse settimane).
È specialmente l’aspetto estetico che ci consente di riconoscere un’arancia biologica, non trattata chimicamente. La buccia non deve essere perfetta, anzi, deve necessariamente presentare delle macchie.
Inoltre la superficie non deve essere regolare, meglio se ci sono ancora delle foglie agganciate. A onor del vero, comunque, esistono anche delle arance non trattate con una buccia senza imperfezioni, ma sono piuttosto rare da trovare.
Quindi, il primo step per capire se l’arancia che abbiamo davanti è biologica è osservarne bene la buccia. Nel caso non conosciate il fruttivendolo che la vende, chiedetegli gentilmente di vedere la certificazione biologica per restare sicuri. Piccola precisazione: c’è una certa differenza fra “biologico” e “naturale”.
Il primo, infatti, è un tipo di agricoltura che rifiuta categoricamente l’uso di agenti chimici per migliorare la fertilizzazione delle piante e contrastare parassiti e malattie.
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