la svolta digitale dell’agricoltura. meno sprechi e più rispetto della terra.
Per essere realmente di precisione e analizzare puntualmente le caratteristiche del suolo o di una pianta o di un animale, insomma, l’agricoltura ha bisogno delle tecnologie più avanzate. E in questo percorso la sfida da vincere, secondo Marco Vieri, professore ordinario di Ingegneria Agraria presso l’Università di Firenze, è quella di «adottare le scelte più opportune nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo. Attraverso i dati, l’uso di sistemi informatici geografici e l’impiego della geolocalizzazione satellitare – ha aggiunto l’esperto - è possibile esaminare terreni e colture e differenziare la gestione e gli apporti di acqua e nutrienti nella misura necessaria».
Il risparmio che produce questo approccio può essere inferiore del 70% rispetto all’utilizzo di tecniche convenzionali per la distribuzione uniforme dei nutrienti su tutto l’appezzamento e spiega bene perché il digitale è una risorsa a cui oggi il settore agroalimentare non può rinunciare.
Un ruolo importante nel viaggio verso il paradigma dell’agricoltura di precisione lo giocano sicuramente le imprese dell’agritech favorite dalle misure dell’agricoltura 4.0 .
La nostra Azienda Agricola dal 202° ha iniziato un processo di riconversione della coltivazione orientata verso la digitalizzazione della gestione agronomica.
In questo senso sono statai piantati circa 5.000 nuovi alberi secondo tecniche che hanno consentito di installare un impianto di irrigazione che consente una gestione remota e digitale dell’irrorazione e concimazione. Questo permetterà di ridurre lo spreco di acqua e di concime.
Monitorare il benessere delle piantagioni grazie alla misurazione dell’umidità, dello stato di saturazione e della temperatura del suolo e tutti i dati raccolti ci consentono oggi di capire meglio quando intervenire, risparmiando risorse sia idriche che economiche.
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