Piantare nuovi gli alberi può aiutarci a combattere il riscaldamento globale.
Il 2023 è stato l’anno più caldo dal periodo preindustriale ad oggi e il 2024 è ben piazzato per superarlo. Questo maggio è stato il maggio più caldo mai registrato dall’inizio delle rilevazioni a metà Ottocento, secondo Copernicus, il programma di monitoraggio della Ue. La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi è stata la più alta mai vista, con oltre 70mila morti attribuiti al caldo.
Il problema è particolarmente grave nelle città, oppresse dalle classiche “isole di calore”, che spingono le temperature da 2 a 5°C più in alto rispetto alla media regionale e ospitano oltre metà della popolazione globale. Miami, Los Angeles, Santiago del Cile, Melbourne, Dhaka, Freetown e Atene puntano a piantare alberi, creare “parchi tascabili”, per contrastare gli effetti del caldo estremo sul corpo umano. La misura più efficace per raffrescare le città, quindi, è aumentare la vegetazione. Piantare alberi intorno a un edificio può ridurre anche del 50% l’uso dell’aria condizionata. È dimostrato che più gli alberi sono alti e più mitigano l’isola di calore, fornendo ombra e raffrescamento attraverso l’evapotraspirazione. A Melbourne, dove le temperature sono salite fino a 39°C in marzo, la chief heat officer Krista Milne ha promosso la misura, adottata dal Comune, di piantare 3mila alberi l’anno, con l’obiettivo di ridurre i picchi di 4°.
Il caldo è il pericolo climatico più mortale, è un killer silenzioso», spiega Elissavet Bargianni, nominata chief heat officer di Atene l’anno scorso.Siamo in quella che il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha definito «l’era dell’ebollizione globale». Anche la Sicilia soffre a causa del riscaldamento globale e il caldo supera ogni record. Nell’agosto 2021, a Siracusa sono stati registrati 48,8 gradi centigradi, una temperatura che nelle scorse ore la Wmo, World meteorological organization, ha certificato ufficialmente come la più alta mai rilevata in Europa.
Il caldo e la siccità nel 2024 ha determinato un razionamento dell'acqua potabile tra 10% e il 45% in molti comuni. In questo contesto Sangaspano è impegnata a proseguire nel progetto di piantare 15.000 nuovi alberelli entro il 2027 oltre alle 25.000 piante che già coltiva nel nord della Sicilia. Con gli ultimi 600 alberi di avocado piantati a luglio del 2024 Sangaspano ha messo a dimora già 6.100 nuove piante dal 2020 ad oggi. L’obiettivo è stato raggiunto anche grazie al sostegno dei nostri clienti che ogni anno adottano un albero da frutto e ci sostengono in questo ambizioso progetto.
Leave a comment