Campagna olearia 2022 – 2023. produzione al minimo storico in italia e in europa
Quello che si profila per l’olio d’oliva, in Italia e in Europa, è uno scenario tra i peggiori mai vissuti. In Italia la produzione dell’annata 2022-23 si avvicina al proprio minimo storico con circa 200mila tonnellate (all’inizio degli anni 2000 eravamo ancora oltre le 700mila), ma soprattutto la Spagna registrerà, dopo anni di continua crescita (sempre sopra il milione di tonnellate fino ai record del 2013 e 2018 con quasi 1,8 milioni), una forte flessione: quest’anno sono previste meno di 900mila tonnellate. Il Paese iberico negli ultimi venti anni grazie alla propria superproduzione ha assicurato il prodotto ai mercati e calmierato i prezzi.
Insomma, manca l’olio d’oliva. Un buco d’offerta che sarà pesante per l’Italia che, a fronte di una produzione ormai stabilizzata attorno alle 2-300mila tonnellate, oltre a essere un importante consumatore (in media si le famiglie acquistano 600mila tonnellate l’anno) è anche un importante esportatore (l’export viaggia sulle 400mila tonnellate). Non avendo una produzione sufficiente a fronteggiare un fabbisogno di un milione di tonnellate l’anno, l’Italia esporta soprattutto miscele di extravergine tra il poco olio made in Italy e quello di diversa provenienza. Il pesante buco produttivo, danneggerà quindi sia i consumi interni (con un inevitabile rialzo dei prezzi) che il fatturato delle imprese che esportano.
Le cause sono soprattutto strutturali ma anche legate alla contingenza. Probabilmente i tempi di raccolta avanzati nel corso dell’anno (tra ottobre e novembre e anche oltre) hanno fatto sì che la produzione olivicola vivesse l’intero impatto negativo della siccità, alla pari di altri settori, ma a differenza di altre produzioni, scontasse anche gli effetti del ritorno delle piogge autunnali. Infatti, mentre altri comparti dell’agricoltura, protetti dal caldo estivo, hanno subito pochissimi attacchi patogeni, l’olio d’oliva ha scontato anche la forte presenza, in varie aree produttive d’Europa della mosca olearia.
L’olio Sangaspano si muove in controtendenza. Grazie alle tecniche di coltivazione biologiche e sostenibili nonché alla cura maniacale delle olive che il nostro team, guidato dagli esperti olivicoltori Antonio Cuzzupè e Federico Manna, è riuscita a superare gli obiettivi di produzione del del 2021 – 2022. Inoltre le prime analisi di laboratorio mostra un’ottima qualità delle tre varietà in vendita Leccino – Carolea , Biancolilla e Nocellara.
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