Produzione 2023/2024 in calo. Prezzi ancora in salita.
In Italia tre bottiglie di olio d’oliva su quattro sono straniere!
L’allarme della Coldiretti: le importazioni italiane segnano il record del secolo.
Sangaspano in controtendenza punta a raggiungere 10.000 piante di ulivo nei prossime tre anni.
La situazione del comparto è complicata dalle difficoltà che i principali produttori mondiali stanno affrontando con la campagna 2023-2024. Quest’anno infatti la Spagna, principale produttore mondiale di olio d’oliva, dovrebbe attestarsi a circa 765mila tonnellate, il 34% in meno rispetto alla media degli ultimi quattro anni. In Turchia la produzione di olio dovrebbe scendere intorno alle 280 mila tonnellate, circa 100mila tonnellate in meno rispetto alla scorsa campagna, mentre la Grecia dovrebbe crollare a 200mila tonnellate, rispetto alle 350mila dello scorso anno. Solo la Tunisia sembra in recupero, con una produzione che può superare le 200 mila tonnellate.
Il totale nazionale di olio extravergine d’oliva prodotto sarà di circa 290mila tonnellate, anche in questo caso al di sotto della media dell’ultimo quadriennio. A pesare è stato il clima impazzito: piogge durante la fioritura, poi la siccità e le alte temperature che hanno messo a dura prova gli uliveti nazionali.
In questo contesto la produzione dell’olio biologico Sangaspano nella campagna 2023 2024 dovrebbe attestarsi in calo. Le prime settimane di raccolta mostrano però una eccelente qualità dell’olio con valori di acidità molto bassi (0,2 – 0,3) e parametri olfattivi e sensoria eccellenti.
Leave a comment